Consorzio Intercomunale Tindari Nebrodi (d.Ass.to EE.LL. Reg. Sicilia 20 Marzo 1984) Città Metropolitana di Messina

MONTALBANO ELICONA

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La città di Montalbano Elicona è stata eletta “borgo dei borghi 2015”. E’ uno dei centri più antichi e suggestivi della zona nebroidea ed è annoverato tra i 30 borghi più belli d'Italia, in quanto è un paese ricco di beni artistici e paesaggistici. Gli studiosi, però, non sono concordi sulle origini del paese e del suo nome, infatti  secondo alcuni deriva dal latino  mons albus (monte bianco), facendo riferimento  ai monti innevati o all'antico nome del monte su cui Federico II d'Aragona realizzò il castello, per altri invece dal nome arabo al bana, che significa "luogo eccellente". Ad ogni modo la prima notizia ufficiale dell'esistenza storica di Montalbano si ha nella prima metà del XII secolo e si rifà ad un episodio avvenuto nel 1061 in seguito alla conquista normanna. Il comune di Montalbano è un borgo medievale molto suggestivo caratterizzato da stradine di varie dimensioni e da case costruite sulle pendici del monte ed inoltre vanta un territorio colmo di boschi  in cui si trovano sentieri suggestivi, torrenti e laghetti. E' infatti un luogo ideale per piacevoli passeggiate ed escursioni immersi nella natura incontaminata.

 

PRINCIPALI ATTRATTIVE

 

DUOMO

La basilica minore di Santa Maria Assunta e San Nicolò Vescovo è la chiesa principale ed anche la più grande del paese, e le sue origini risalgono al IX-X secolo. La chiesa mostra un impianto a croce latina a tre navate, con ampia navata centrale e all’interno è  presente la cappella dedicata a San Nicola.

 

CASTELLO FEDERICO II

Il castello di Montalbano Elicona è suddiviso in un fortilizio di epoca normanna-sveva e in un palazzo di epoca sveva-aragonese. La parte superiore si compone di un rettangolo centrale protetto da due torri e alla fortificazione si accede tramite due ingressi, di cui uno principale, all’interno del quale si trova una corte grande in cui al centro del recinto si può ammirare la cappella palatina, in cui è stata trovata una teca in vetro con all’interno un sarcofago che contiene i resti attribuiti ad Arnaldo da Villanova, un grande medico ed alchimista vissuto a corte all’inizio del secolo XIV.